Sigfrido Bartolini (Pistoia, 21 gennaio 1932 - 24 aprile 2007) è stato pittore, incisore e scrittore, critico e polemista di grande ascolto.
Appena quindicenne partecipa, venendo premiato, a una mostra promossa dal Comune di Pistoia: è la tappa d’esordio di un nutritissimo repertorio espositivo. Seguiranno negli anni numerosissime mostre personali in varie città italiane – Roma, Milano, Torino, Venezia, Firenze – e all’estero – Stati Uniti, Francia, Spagna, Germania, Grecia – presentate e segnalate dai critici più autorevoli.
Le biografie di Bartolini, dovendo tracciare di lui un sintetico ritratto che esemplifichi la sua attività, sono costrette a inanellare una serie di sostantivi – pittore, incisore, scrittore :
Pittore: dal monotipo, all’affresco, all’acquerello, alla pittura a olio, fino a quella "della luce" come vengono definite nella tradizione medioevale le vetrate istoriate.
Incisore: per la sua eccezionale attività di xilografo (basti ricordare la monumentale edizione del Pinocchio illustrata con 309 legni) e di acquafortista e litografo.
Scrittore: allude alla scrittura originale di libri come Chiesa di Cristo & altri generi (1967) o Lettere di San Bernardino da Siena a un quotidiano (1969) e a quella di critico d’arte o di polemista nel famoso libro La Grande Impostura o ancora a quella dello studioso dell’arte grafica di alcuni grandi artisti del Novecento – Soffici, Sironi, Rosai, Lega, Cremona.
Nel 1966 fonda con Barna Occhini il quindicinale «Totalità», erede di «La Voce» e «Lacerba», in cui collabora con scritti e xilografie originali. Infaticabile sperimentatore di tecniche, Bartolini ha illustrato decine di volumi, tra cui le opere di Bernardo di Clairvaux, Vieira, Petrocchi, Serpieri, Savinio, Cattabiani, Nemi, Beatrice di Pian degli Ontani nonché, in occasione del Giubileo del 2000, il Vangelo.
Nel 1983 ha curato la stampa della monumentale edizione di Pinocchio voluta dalla Fondazione Nazionale Carlo Collodi per il centenario della pubblicazione, illustrandola con oltre trecento xilografie in nero e a colori, frutto di ben dodici anni di lavoro. Le testimonianze del lavoro – studi preparatori, disegni, legni incisi e prove di stampa – si sono trasformate in una fortunata mostra che ha fatto il giro del mondo.
Scrittore, critico e polemista di grande ascolto (ha collaborato intensamente ai quotidiani «L’Indipendente», «Il Giornale» e «Libero»), parte dei suoi scritti sull’arte sono stati raccolti nel volume La Grande Impostura (Polistampa 2002).
È autore di monografie sulla grafica di Soffici, Sironi, Innocenti, Lega, Rosai, Cremona, Boldini e altri.
Tra marzo e aprile del 2000 la Regione Lombardia gli ha dedicato una vasta mostra antologica a Milano, presso il palazzo della Triennale.
Le sue opere grafiche sono esposte al Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, al Gabinetto Disegni e Stampe della Biblioteca Vaticana, alla Biblioteca Nazionale di Parigi, al museo “Albertina” di Vienna.
La sua ultima opera è rappresentata dalle Quattordici Grandi Vetrate Istoriate (le 7 opere di Misericordia e i 7 Sacramenti) per la chiesa dell’Immacolata a Pistoia, inaugurate nel dicembre del 2006.